FotogalleryAzienda Agraria Biologica
L'agricoltura è la risorsa principale del nostro territorio nonché fonte primaria della nostra esistenza.
L'Umbria, il “Cuore Verde d'Italia” è una delle regioni italiane con maggiore dedizione ad allevamenti e coltivazioni.
La nostra azienda agricola da anni è certificata biologica, che significa solo l'impiego di sostanze presenti in natura escludendo quindi l'utilizzo di diserbanti, concimi chimici,antiparassitari di sintesi e conservanti non naturali.
Oggi tutti noi siamo spinti verso la totale riscoperta degli antichi profumi e tradizionali sapori di una volta,ecco perché il Biologico ha sempre più spazio sulla nostra tavola.
In un'era tecnologica e multimediale ancora crediamo nella vera agricoltura,ecco perché l'Azienda Collelignani, gestita personalmente dai proprietari, coltiva cereali e legumi biologici certificati, di prima qualità, rivolti non tanto alla grande distribuzione ma ad un mercato di nicchia che apprezza e capisce la genuinità di ciò che mangia.
Allevamento di suini di Razza Mangalica, petto di rondine, detti anche "maiali pecora" dalla loro folta pelliccia simile a quella di una pecora, una razza ungherese molto rara, con un'eredità di due secoli alle spalle, che negli ultimi tempi stiamo sperimentando una rinascita nella nostra azienda. Alleviamo la razza in purezza e garantiamo solo alimentazione naturale, con crusca, mais, favino e orzo, nonché erba verde in ampi spazi, liberi di muoversi in natura. La tenerissima e succosa carne, con un alto contenuto di grassi insaturi, si presta molto bene a essere trasformata in salumi, dal prosciutto alla pancetta al salame al lardo, molto prelibata e ricercata. Contattaci per maggiori info e ordini.
I nostri Prodotti
Lenticchia
è una delle più antiche piante alimentari che l'uomo ha conosciuto,coltivata principalmente in aree a clima temperato, se ne sono trovate tracce in Turchia in scavi risalenti al 5.500 a.C. ed anche in tombe Egizie del 2.500 a.C.
Ancora oggi sulle nostre tavole, la lenticchia è notevolmente apprezzata perché fonte di proteina, con pochi grassi ed indicata nelle diete ipolipidiche. Inoltre tali grassi sono in genere ricchi di acidi grassi polinsaturi. Elevato è invece il contenuto in fibra alimentare, sia di quella «insolubile» (soprattutto cellulosa, localizzata prevalentemente nella buccia esterna), capace di regolare le funzioni intestinali, sia di quella «solubile» o «formante gel», capace di collaborare al controllo dei livelli di glucosio e di colesterolo nel sangue. Le nostre lenticchie non richiedono ammollo prima della cottura, per la quale sono richiesti tempi più brevi che non per gli altri legumi. Chi ha difficoltà digestive potrà consumare le lenticchie sotto forma di passato, così da frantumare e ridurre le bucce. Il loro uso più frequente è sotto questa forma oppure come zuppe o in umido o come contorno di insaccati cotti (zampone, cotechino): è proprio in questa veste che durante le festività di fine anno la lenticchia trionfa su tutte le mense come gustoso e bene augurante contorno.
Farro perlato
Noto per le sue proprietà antiossidanti,dovute alla presenza di selenio ed acido fitico, questo cereale è utile per contrastare i radicli liberi, ed è un alimento genuino senza conservanti aggiunti e di origine Italiana.
La lavorazione a cui viene sottoposto il nostrofarro è di “decorticazione” e “perlatura”:cioè avviene prima la separazione della “lolla”, la parte corticale esterna priva di particolari pregi nutrizionali, e poi viene perlato, dove si elimina parzialmente la crusca rendendo il cereale più rapido di cottura.
Il farro contiene molte vitamine A-E-C e del gruppo B, nonché sali minerali come il magnesio, ferro, calcio e zinco.
Cicerchia
In greco “Lathiros”,in latino “Cicerula”,la cicerchia proviene anticamente dal Medio Oriente.è una leguminosa che nasce da una pianta erbacea a ciclo annuale,molto simile a quella dei Ceci.
Benché da sempre considerato un alimento poverissimo diffuso per lo più sulle mense dei contadini,è un alimento ricco di calcio, fosforo ed oligoelementi nonché fonte di proteine, amidi,e vitamine B1-B2-molto calcio,fosforo e fibre alimentari.Per còi viene particolarmente consigliato in Oligoterapia nutrizionale,nei disturbi della memoria,nell'affaticamento celebrale.
Benché questo legume cresca anche su terreni poveri ed in condizioni difficili,resistente alla siccità e alle basse temperature, la sua coltivazione per molto tempo è stata abbandonata perché richiedeva una grossa mole di lavoro manuale,oggi si è riscoperta e valorizzata sia per tutelare la Biodiversità vegetale ed ambientale,che alimento molto adatto nelle diete vegetariane.
Orzo perlato
L'Orzo è una pianta conosciuta dall'uomo fin da epoche remotissime: era già coltivato ed alimento di popoli guerrieri in Medio Oriente nel 7° millennio a.C. e dei greci, e si è diffuso in tutto il mondo. Secondo la tradizione aiuta a diventare “forti nelle membra e chiari nella mente”: nell'antica Roma farro e grano erano il cibo dei gladiatori, infatti prima dei combattimenti consumavano una zuppa d'orzo.
L'orzo si coltiva, oltre che per granella, anche come pianta da foraggio. Nelle zone dove il clima è meno adatto alla coltivazione del frumento, l'orzo è stato, ed in molti Paesi in via di sviluppo è tuttora, un importante alimento per l'uomo, come fonte di carboidrati e secondariamente di proteine. Il nostro orzo è “Perlato” ottenuto con una tecnica di brillatura, quindi il chicco è liberato dall'involucro esterno ed ha cottura più rapida. Tra le sue proteine c'è la ordoeina da cui deriva lìacido glutammico, detto vitamina dell'intelligenza,che giova alle funzioni celebrali.
Le vitamine dell'orzo B1-B2-B3 favoriscono l'assimilazione degli alimenti, inoltre contiene carotene. Scarsi sono i lipidi ed elevato il contenuto di amidi,fibre e fosforo.
Ceci
Il nome deriva dal latino cicer, ed è noto che il cognome di Cicerone discendesse da un suo antenato che aveva una caratteristica verruca a forma di cece sul naso. Le specie selvatiche si sono originate probabilmente in Turchia, mentre le prime testimonianze archeologiche della coltivazione del cece risalgono all'età del bronzo e sono state rinvenute in Iraq; i ceci si diffusero in tutto il mondo antico: antico Egitto, Grecia antica, Impero romano.Il cece è una pianta erbacea della famiglia delle Fabaceae,il seme di questa pianta sono i ceci,legumi ampiamente usati nell'alimentazione umana che rappresentano una grande fonte proteica.
Il cece è la terza leguminosa per produzione mondiale, dopo la soia e il fagiolo,in Italia la coltivazione non è molto diffusa a causa delle basse rese e della scarsa richiesta,viene consumato principalmente nelle regioni meridionali con la pasta o sottoforma di farina.)
I ceci sono i semi del cicer arietinum: una pianta nota già agli antichi egizi, e molto utilizzata nella cucina di tutto il mondo. Il cicer arietinum è una pianta che dà bellissimi fiori bianchi o fucsia, da cui poi si produrranno i baccelli (come in tutte le leguminose) che contengono i ceci.
Nella storia della cucina italiana possiamo vedere i ceci tra i legumi più amati dagli Etruschi, e poi dai romani.
I ceci in cucina si impiegano in moltissime ricette, come antipasti, per preparare zuppe e minestre, con il riso e con la pasta. I ceci sono molto nutrienti:i ceci secchi ci offrono circa 310 calorie per 100 grammi, assieme ad una buona dose di proteina vegetale.
Per questa loro caratteristica il loro impiego è sempre stato legato essenzialmente a due utilizzi: la dieta degli sportivi (i ceci erano l'alimento di base dei gladiatori romani), e la cucina povera, dove i ceci sostituivano egregiamente la carne. Altro pregio dei ceci è di essere tra gli alimenti che meno suscitano reazioni allergiche.
Fave
La fava è una leguminose appartenente alla tribù delle Vicieae; il suo nome botanico è Vicia faba (o anche Faba vulgaris). Nell'ambito della specie tre varietà botaniche sono distinguibili in base alla dimensione dei semi, -
Vicia faba maior, fava grossa, che produce semi appiattiti e grossi (1.000 semi pesano da 1.000 a 2.500 g), impiegati per l'alimentazione umana;
- Vicia faba minor, favino o fava piccola, i cui semi sono rotondeggianti e relativamente piccoli (1.000 semi pesano meno di 700 g) e s'impiegano per seminare erbai e sovesci (poiché fanno risparmiare seme, rispetto alle altre varietà) e anche come concentrati nell'alimentazione del bestiame.
- Vicia faba equina, favetta o fava cavallina, provvista di semi appiattiti di media grandezza (1.000 semi pesano da 700 a 1000 g) che s'impiegano per l'alimentazione del bestiame e, oggi, anche dell'uomo come granella fresca inscatolata o surgelata.
La fava è una pianta annuale, a rapido sviluppo, a portamento eretto, glabra, di colore grigio-verde, a sviluppo indeterminato. Grazie al fatto che è una leguminose, che è sarchiata e che libera il terreno assai presto, sì da consentire un'ottima preparazione per il frumento, la fava è una coltura miglioratrice eccellente, che costituisce un'ottima precessione per il frumento; il suo posto nella rotazione è quindi tra due cereali.i semi di fava secchi hanno un alto contenuto proteico: la loro composizione media è infatti la seguente: sostanza secca 85%, sostanze azotate 23-26%, ceneri 3%, grassi 1,2%, fibra grezza 7%, estrattivi in azotati 48%.
Sono state classificate con il nome vicia faba, appartenenti alla famiglia delle Leguminose.
Le fave crescono su piante erbacee annuali dal busto eretto che producono fiori bianchi. Dai fiori si sviluppano i baccelli (che possono raggiungere la lunghezza di 30 cm) che contengono i semi verdi.
tra i legumi risultano essere le meno caloriche.
Sono ricche di proteine, fibra, vitamine e sali minerali.
in alcuni casi, in soggetti predisposti (perchè privi di un determinato enzima), possono far insorgere una malattia rara, chiamata favismo, che provoca gravi anemie.
I nostri prodotti sono in vendita in sacchetti da 500g o in sacchi da 25 kg.